Sul mercato italiano troviamo disponibili diverse tipologie di scatole e contenitori in cartone per l'imballaggio, a seconda della tipologia di merce in essi contenuta.
Gli involucri più diffusi in assoluto sono le scatole di cartone: questo perché la carta ed il cartone presentano alcune caratteristiche ormai d'obbligo nella produzione di serie e all'ingrosso, come ad esempio la riciclabilità e la possibilità di ingombrare il meno possibile durante la produzione o il trasporto, sia del prodotto che dell'imballo.
Esistono tuttavia altre tipologie di involucri altrettanto importanti, come ad esempio le bottiglie di vetro (anche se in netta minoranza rispetto a quelle di plastica, a causa dell'elevato investimento iniziale per produrre la prima bottiglia di vetro).
La bottiglia come contenitore di liquidi è presente sulle tavole degli italiani per contenere il bevande come il vino bianco e rosso, l'acqua naturale e frizzante, l'olio d'oliva e raramente anche di semi di girasole, il liquore e altre bevande alcoliche.
La carta ed i cartoni per imballaggi non sono quindi le uniche tipologie di contenitori per i tuoi prodotti: hai valutato di passare a involucri di plastica e sostituire quelli di carta?
L'imballo del tuo prodotto è il suo valore estetico davanti agli occhi del cliente, è stato dimostrato che i prodotti che vestono con imballaggi ricercati esteticamente aumentano il valore e l'esclusività dell'oggetto in esso contenuto.
L'imballo di carta e in genere tutti gli imballaggi di materiali derivati non vengono sfruttati nel loro secondo ciclo di vita: prima di riciclarlo, hai valutato l'ipotesi di utilizzare gli imballi che ricevi dai tuoi fornitori per un utilizzo interno all'azienda?
Riciclare è importante, ma è ancora meglio riuscire ad ottimizzare le risorse che sono già state prodotte.
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